IL 1956, UN ANNO DI SVOLTA PER IL PAESE
Rimosse le macerie morali e materiali che la guerra aveva lasciato in tutta la penisola, la nazione italiana stava imboccando decisamente la strada della modernizzazione.
Il cosiddetto” Boom economico” dei primi anni sessanta, a Telgate cominciò a scoppiare con qualche anno di anticipo.

Per l’appunto l’anno 1956 rappresentò una vera e propria svolta per il nostro paese.
I presupposti per il passaggio da un’ economia prettamente agricola ad una industriale erano già tracciati Già da un anno era attiva la prima delle nuove fabbriche sorte nel periodo in esame: La Foppa Pedretti a cui seguiranno la Star dei F.lli Brevi e la Metalscatola e poco piu’ tardi la Belotti & Rossi

e tante altre ancora, del settore meccanico-legno.
Un conseguente lento e progressivo abbandono del settore bottoni & affini, lasciava spazio alle nuove tecnologie delle materie plastiche. Non possono essere quindi dimenticate le numerose altre aziende che sorsero in quel periodo e ci scusiamo coi lettori se per ragioni di spazio non le abbiamo citate.

Il 1956 fu anche un anno di elezioni amministrative . e per il comune di Telgate scesero in campo tre liste molto ben organizzate. La campagna elettorale che seguì fu memorabile.


Le sinistre riunite sotto l’emblema della Spiga capeggiata da Lissignoli Filastro.


La coalizione di centro, con lo Scudo Crociato con capolista Serughetti Giovanni.


Ed una lista civica di indipendenti di ispirazione “liberal” avente per simbolo la Torre Campanaria, con a capo Bonomi, titolare della ditta Iris.
Il confronto fu alquanto serrato ma molto corretto. Enorme lo spiegamento di mezzi e risorse per la campagna elettorale, Il paese inondato di manifesti e striscioni di ogni genere , con volantini sparsi addirittura con un aeroplano , assomigliava per certi tratti alle conventions americane.

VOTATE LO SCUDO ! , VOTATE LA SPIGA! , VOTATE LA TORRE!

Altoparlanti al massimo volume, comizi e convegni perfino bande musicali furono impiegate per la propaganda.
Vinse lo Scudo Crociato per una manciata di voti.

Va detto però che quella compagine amministrativa scaturita dalle urne fu all’altezza del mandato ricevuto.

Sia la maggioranza che la minoranza si impegnarono a fondo; accantonate per il momento le divergenze politiche, seppero dare al paese quelle strutture, quei servizi essenziali allo sviluppo industriale immanente.
 

Il primo tracciato di fognature segnò l’addio al ciottolato che fino a quel momento aveva contraddistinto il centro storico. Il nuovo acquedotto che veniva contemporaneamente posato di fianco alla fognatura , mandava in pensione le vecchie tubature in ghisa del vetusto acquedotto del 1895 che alimentava le sette fontane pubbliche dislocate nel paese.
Con queste opere si vedeva per la prima volta in Telgate la tecnologia moderna scendere in strada. Scavatrice e macchine per l’asfaltatura, batterie di bombole per la saldatura delle tubazioni e tutta una sorta di altre diavolerie meccaniche e non, che venivano viste per la prima volta in paese, trasformato in quella torrida estate del 1956, in un immenso cantiere.
Come non ricordare poi quell’idraulico dal caratteristico accento bresciano, al quale erano affidati i lavori del nuovo acquedotto, che si calava negli scavi a saldare a cannello i tubi della nuova rete idrica. Noi ragazzi, sempre lì pronti ad essere d’impiccio e perennemente scacciati via come le mosche, lo guardavamo con gli occhi sgranati mentre immergeva nel catrame nero bollente panni bianchissimi che poi avvolgeva sui tratti scoperti di metallo appena saldati .Operazioni per noi incomprensibili che mettevano a dura prova anche le competenze in materia dei nostri insegnanti a scuola, ultimi destinatari dei nostri numerosi “Perchè”.

Quell’idraulico, di carattere era anche parecchio tenace, seppe imporre alla direzione tecnica e all’Amministrazione comunale la posa non prevista di alcuni idranti antincendio nella nuova rete idrica. Quei caratteristici pozzetti ovali , collocati in punti strategici dell’abitato, si riveleranno

provvidenziali, per le operazioni di spegnimento dell’incendio del fabbricato agricolo di Belotti Rosolino e dell’Oratorio maschile.

Inoltre trasferì , prima di divenire a sua volta imprenditore, parecchie competenze della sua professione a numerosi assessori e sindaci che si avvicendarono in quegli anni , utilissime informazioni che hanno consentito di formare una vera e propria cultura in una materia nuova come questa. Ad esempio: come riconoscere una perdita sotterranea delle tubature dopo una nevicata, od individuare e rimuovere una bolla d’aria nelle tubazioni. Ed altro ancora.
I lavori in questione si protrarranno per quasi tutto il 1957, ma a settembre di quell’anno in occasione delle feste per il ventesimo anniversario dell’incoronazione del S.Crocifisso il paese con la nuova illuminazione pubblica si presentava come rivestito a nuovo.


Un particolare curioso: dal 1942 (anno d’entrata in vigore della nuova legge urbanistica) fino al 1956 le licenze edilizie richieste e concesse furono in tutto sette.


Un altro particolare curioso : l’idraulica a Telgate continua anche nel 2000 a parlare bresciano ( di Palazzolo per l’esattezza )


Un'ulteriore precisazione : Il nome dell’idraulico é Scarabelli Bruno.

 

Il cronista parrocchiale.

(dall’inserto "Angelo in Famiglia" giugno-luglio 2000)